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Storia del profumo: l’inizio del 20° secolo e l’arrivo di Coty

Francois_Coty_inventore del profumo

Ogni tanto sul nostro blog ci piace tuffarci nella storia, per capire quanto i profumi siano stati importanti negli anni e nei secoli passati. Cosa succede, ad esempio, all’inizio del ‘900, quando i profumi stavano ormai diventando materia per cultori? Monsieur Guerlain teme di essere scalzato da un giovane profumiere: Coty. Ecco come andò.

Le grandi creazioni di Maison Guerlain

Avendo dato il via ad una nuova tendenza per fragranze più complesse (e molto meno timide), la Maison Guerlain era piena di ordini. Dopo aver lanciato Jicky – un classico della profumeria, un turbinio di limone, bergamotto, lavanda, menta, verbena e maggiorana, con lo zibetto così sexy come fissativo -, fu la volta di Au Bon Vieux Temps (1890), Apres l’Ondée (1906) e L’Heure Bleue (1912). Ma Guerlain dovette competere con un giovane corso chiamato Francois Coty (il suo vero nome era Francois Marie Joseph Sportuno), che apprese l’arte della profumeria lavorando a Grasse per la House de Chiris, aprendo poi la strada alla creazione di molte essenze sintetiche.

Gli inizi di Coty nella profumeria

Coty cominciò bussando alle porte di profumerie specializzate e grandi magazzini, solo per essere mandato via. La leggenda però narra che la frustrazione del giovane “naso” portò al successo. Esasperato per essere stato rifiutato ancora una volta, Coty (che a quel punto aveva preso un nome basato sul nome da nubile di sua madre, “Coti”) ruppe una bottiglia di una sua creazione, “La Rose Jacqueminot”, sul bancone di un grande magazzino. I clienti rimasero così incantati che l’acquirente si accaparrò immediatamente l’intero stock di Coty. Per il novello profumiere non si trattava solo di profumo ma l’importanza stava anche nel flacone. Collabora infatti sia con Baccarat che con il grande gioielliere Art Nouveau Lalique per offrire fragranze per la sua clientela di lusso. René Lalique ha disegnato non solo le bottiglie dei primi profumi di Coty, come Ambre Antique e L’Origan, ma anche le bellissime etichette in stile Art Nouveau.

La nascita del business del profumo: l’inventore dei tester e delle mouillettes

Sempre Coty fu colui che lanciò il vero e proprio marketing delle fragranze, nei primi anni del secolo scorso. Non solo boccette di cristallo, ma vendeva anche bottiglie più piccole e più semplici a clienti meno abbienti. “Dai a una donna il miglior prodotto che possa mai essere realizzato, commercializzalo nella fiaschetta perfetta, bello nella sua semplicità ma impeccabile nel suo gusto, chiedilo a un prezzo ragionevole – e sarai testimone della nascita di un business delle dimensioni di cui il mondo non ha mai visto” diceva. Oltre un secolo dopo nessuno si sogna di smentirlo. L’altra audace idea di Coty fu quella di consentire alle donne di provare le fragranze prima di acquistarle: fu proprio lui che inventò i tester! Lalique li progettò per primo, insieme con le mouillettes e le etichette che invitavano il cliente a provare un goccio di fragranza inebriante.

Il primo profumo firmato è di questi tempi, ad opera di Paul Poiret

La primissima fragranza “firmata” è stata creata invece da Paul Poiret. Gli abiti di Poiret erano fluidi e sensuali, un mondo lontano dalla corsetteria attillata che aveva ‘imprigionato’ le donne per oltre un secolo. Chiamò l’azienda di fragranze Les Parfums de Rosine in onore della sua defunta figlia Rosine, e divenne il primo stilista nella storia ad associare un profumo a una linea di abbigliamento femminile. In realtà ancora oggi a Parigi c’è una boutique Parfums de Rosine, presso il Palais-Royal. Gli originali cappotti dal taglio kimono, i pantaloni harem e i turbanti piumati di Poiret riecheggiavano una crescente mania per il design orientale. I suoi profumi, dai nomi evocativi come Nuit de Chine e L’Étrange Fleur, erano audaci miscele di materiali sintetici e naturali che evocavano i misteri dell’Oriente.

Allora, amici, conoscevate già queste cose? Continuate a seguirci per scoprire sempre nuove curiosità sui profumi e sul mondo di Lorenzo Pazzaglia.

Pax è l'Alchimista alla ricerca di un tesoro sognato e intraprende un viaggio avventuroso, insieme reale e simbolico che prima o poi lo porterà fino al Mondo magico che è IL PROFUMO.

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